I disturbi del comportamento alimentare

I casi di pura anoressia e pura bulimia si svolgono su versanti diversi, sia di abitudini che di orientamento psichico. Eppure con una certa frequenza si incontrano pazienti in cui un tipo di comportamento si intercala con quello opposto, oppure a periodi di astinenza fanno seguito mesi o anni di iperalimentazione. La relazione tra i due disturbi merita un discorso a parte. Sul versante clinico dell'anoressia si constata che diete severe e severissime, limitate a cibi di basso valore calorico, corrispondono all'idea fissa di perdere peso e di impedire a tutti i costi il minimo aumento. L'imperativo è assoluto e va ben oltre i dettami di una moda che predilige i seni piatti e i fianchi sottili, anche se problemi di figura possono costituire il punto di partenza per scivolare nell'anoressia [...] D'altra parte un'estrema preoccupazione per la linea e il voler perdere peso a tutti i costi non rappresentano un criterio sufficiente per distinguere le pazienti gravi o gravissime da quelle meno gravi, i casi tipici da quelli atipici, l'anoressia mentale vera e propria da un comportamento in chiave anoressica. Nella forma conclamata, al calo ponderale che volge alla denutrizione o peggio alla cachessia, fa riscontro un completo disconoscimento dell'immagine corporea quale appare ad occhi obiettivi. Scheletriche, emaciate, prive di attrattiva, queste pazienti camminano per strada o si espongono quasi nude in spiaggia o in piscina senza provare alcun disagio, del tutto ignare dell'aspetto che le rende impressionanti. Raramente, colgono un barlume di verità quando si guardano nell'orrore dipinto sul volto di chi si sofferma a fissarle [...] Sovente e in modo specifico gli aspetti che sono rifiutati riguardano gli attributi sessuali. L'anoressia, oltre che affliggere prevalentemente il genere femminile, tende a colpire le adolescenti in fase di trasformazione puberale [...] L'amenorrea delle anoressiche segue in genere il calo del peso, quando questo si riduce al di sotto dei 40 Kg. Non si sa se dipenda anche dal tipo di dieta che viene adottato. Talvolta le mestruazioni restano assenti, come nel caso di quelle pazienti che oscillano tra anoressia e bulimia, quando ingrassano troppo rapidamente. Non si può escludere che l'amenorrea dei disturbi alimentari sia favorita da fattori psicologici [...] Nel tentativo di redigere il profilo psicologico delle anoressiche, si sono delineati una tale varietà di temi da rendere vana la pretesa di esaurire l'argomento. Un caso è diverso dall'altro per impostazione  e sbocco finale, per quanto in ciascuno si possano cogliere problemi e difficoltà ricorrenti e comuni. I fattori psicologici sottostanti alla patologia anoressica sono: 1) Un atteggiamento di opposizione (e al limite negativistico) contro le richieste di un ambiente che dà per scontate le proprie "buone" ragioni, e contro il fatto di essersi modellate a queste "ragioni".

2) Nelle adolescenti il rifiuto della maturazione sessuale e più in generale delle modificazioni corporee che precludono il passaggio verso l'età adulta.

3) Il bisogno di coprire e contrastare un inconscio senso di dipendenza, a volte un abito, che assume l'aspetto di un'incapacità, di un'inadeguatezza oppure dall'invidia.

4) Il tentativo di acquistare potere sugli altri lanciando la sfida dell'autodistruzione.

5) Il perseguire un trionfo contro le proprie carenze o quelle altrui abbracciando mete ideali e sogni ambiziosi o intraprendendo attività spesso oltre le proprie forze.

Il termine "bulimia" è stato esteso fino a comprendere tutte le condizioni in cui è assente o difettoso il controllo alimentare. A nostro parere bisogna invece escludere da questa categoria il "non sentirsi mai sazi" che dipende dall'abitudine di mangiare senza misura, e i peccati di gola in cui agisce il piacere del gusto [...] Per definire un comportamento bulimico sono validi i seguenti criteri:

1) l'impulsività e l'assenza di controllo in fase di trasgressione.

2) l'impulso non corrisponde a uno stato di fame o di appetito.

3) nei casi estremi viene superata ogni forma di disgusto.

4) permane un senso di vergogna e di colpa in seguito all'abbuffata

5) il vomito aggiunge vergogna a vergogna

[...] Alla crisi in eccesso sono stati dati vari significati: aggressività, ribellione o all'opposto autopunizione, autolesionismo. I casi di bulimia, agita per periodi lunghi o brevi, incontrollabile o arginata, prevalente o alternata alla restrizione, sono senz'altro più frequenti che non quelli affetti dalla sola varietà anoressica, che è condizione rara [...] Nella bulimia il comportamento ha origine da un profondo senso di frustrazione, oltre i limiti della tolleranza individuale. Le persone disturbate presentano difficoltà di vario tipo, famigliare e sociale. Più che la depressione prevale uno stato di insoddisfazione, rivolto al proprio modo di essere ed all'ambiente di vita. Negazione e impulsività governano rispettivamente anoressia e bulimia e ne contrassegnano la diversità su base clinica e patogenetica.

Da: Pasetti A. , Tullio Maria R. , (2004), Dipendenza e affrancamento in anoressia e bulimia, Franco Angeli Editore, Milano(pagg 52, 53, 54, 55, 56, 64, 65, 66, 67).